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giovedì 15 agosto 2019

Open Arms, i giudici riaprono i porti chiusi

La decisione del Tar del Lazio tiene conto dell'emergenza in cui versano i migranti a bordo


Stop al divieto della Open Arms in acque territoriali italiane. Secondo quanto riferisce Ansa, a disporre la sospensione il divieto d'approdo per la nave dell'Ong spagnola è il Tar del Lazio, che ha ravvisato nella situazione in cui versano i 147 migranti a bordo, un' "eccezionale gravità e urgenza". In una nota, Open Arms ha accolto con plauso la decisione dei magistrati: "Siamo lieti di constatare come, ancora una volta, dopo il Tribunale per i Minori, anche il Tar abbia ritenuto di dover intervenire per tutelare la vita e la dignità delle persone e abbia riconosciuto le ragioni della nostra azione in mare, ribadendo la non violabilità delle Convenzioni internazionali e del diritto del mare" ha sottolineato. Il Tar, infatti, si sarebbe anche espresso contro una violazione delle normative internazionali generata dalla politica dei "porti chiusi". Appresa la decisione dei giudici, il team dell'Ong ha fatto sapere: "Ci dirigiamo verso il porto sicuro più vicino in modo che i diritti delle 147 persone, da 13 giorni sul ponte della nostra nave, vengano garantiti".

Il veto del Viminale

Il Ministero dell'Interno ha contestato la decisione del Tar del Lazio, promettendo un ricorso urgente al Consiglio di Stato. Secondo quanto riferiscono fonti vicine al Viminale, il ministro Matteo Salvini sarebbe in procinto di firmare un nuovo provvedimento di divieto d'ingresso nelle acque territoriale italiane. 

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