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giovedì 21 marzo 2019

Massoneria, scoperta loggia a Castelvetrano: 27 arresti, tra cui politici e poliziotti

Castelvetrano è la città del superlatitante Matteo Messina Denaro.

Questa notte a Castelvetrano, la città del superlatitante Matteo Messina Denaro, i carabinieri del nucleo investigativo di Trapani hanno arrestato 27 persone e altre dieci sono indagate a piede libero. L'accusa è di aver creato un'associazione a delinquere segreta che ruotava attorno a Giovanni Lo Sciuto, ex deputato regionale di Forza Italia, che nel 1998 in un esposto anonimo era indicato come finanziatore della latitanza di Matteo Messina Denaro, ma il caso venne archiviato.
Lo Sciuto, diventato deputato regionale con il movimento per le autonomie nel 2012, dopo una parentesi nell'Ncd, approdò infine a Forza Italia. Aveva fatto parte della commissione Lavoro e poi, addirittura, di quella Antimafia, promettendo di essere "la sentinella alla Regione per l'intera provincia di Trapani e per Castelvetrano in particolare".
Oltre a Lo Sciuto, secondo gli inquirenti, anche l'ex sindaco Felice Errante (ora ai domiciliari) era coinvolto in questa associazione. E sempre ai domiciliari è finito Francesco Cascio, ex deputato di Forza Italia, accusato di aver favorito il gruppo di Lo Sciuto rivelando l'esistenza di intercettazioni dopo averlo saputo da Giovannantonio Macchiarola, allora segretario del ministro dell'Interno Angelino Alfano. Ora Macchiarola, che è indagato per rivelazione di notizie riservate, sarà interrogato dai magistrati.
Tra gli arrestati finiti in carcere ci sono tre poliziotti (Salvatore Passannante, Salvatore Virgilio e Salvatore Giacobbe) mentre l'ex rettore di Palermo Roberto Lagalla, che è attualmente assessore regionale all'Istruzione, è indagato per abuso d'ufficio perché avrebbe avuto un ruolo importante nella concessione di una borsa di studio alla figlia di Rosario Orlando, che è stato responsabile del centro medico legale dell'INPS e poi membro delle commissioni di invalidità civile.
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