Siamo soltanto nel mese di marzo ed è già scattato l'allarme siccità. I fiumi sono in secca, gli insetti infestanti si moltiplicano senza controllo, i suoli si inaridiscono. E la politica? Ha altro a cui pensare, salvo dare la colpa di tutto agli ambientalisti. Incredibile...ma vero...
Il progressivo allontanamento delle persone dalla natura rende assai difficile rendersi conto da cosa dipendiamo veramente e cosa è veramente importante. Inoltre la politica è svenduta per il profitto di pochi e serve per lo più interessi che sono contro l'ambiente e la sopravvivenza del pianeta.
Non è un caso se alle elezioni votano ormai sempre meno persone, consapevoli che la politica farà poco o nulla in merito a ciò che è fondamentale per la nostra esistenza. I politici da parte loro, pur di giustificare il loro immobilismo e la difesa degli interessi da cui sono guidati, fanno affermazioni che sono prive di qualsiasi logica e completamente fuori dalla realtà.
La dichiarazione più assurda in campo ambientale che vince di sicuro la Palma d’oro dell’anno 2018 è stata quella di Matteo Salvini che in merito alle devastazione e alluvioni dello scorso inverno è riuscito a dire (incredibile ma vero) che i danni erano colpa degli ambientalisti. Cioè secondo Salvini la colpa sarebbe degli unici che da sempre, contro tutto e tutti, si battono proprio per evitare questi danni, suonando continui allarmi su effetto serra, cambiamenti climatici, cementificazioni selvagge e politica irresponsabile che sono i veri e soli responsabili della devastazione, dei problemi legati al dissesto del territorio e conseguenti danni a cose e persone.
Ora siamo di fronte al problema opposto, altra faccia della stessa medaglia figlia dei cambiamenti climatici provocati dalla pazzia umana. Da oltre due mesi in molte zone della penisola non piove praticamente più. Il Po è in secca, i ghiacciai arretrano, non nevica e siamo a fine marzo. Abbiamo temperature estive e fino a dicembre si era assaliti dalle zanzare, che ora arrivano di nuovo senza aspettare i mesi più caldi. Eccoci quindi di fronte a una nuova possibile catastrofe idrica; infatti se a marzo siamo in queste condizioni, cosa succederà in estate? Dalla politica non è stato fatto nulla per prevenire la situazione, troppo indaffarata con problemi molto più importanti che la vita delle persone e dell’ambiente, visto che (ma forse i politici non ne sono a conoscenza), senza acqua non si vive.
Siamo in attesa a questo punto delle prossime fantastiche storielle che si inventerà il prode padano Salvini per incolpare gli ambientalisti anche della siccità e dei relativi problemi che ne deriveranno.
Per alleggerirgli il compito gli suggeriamo una serie di argomenti che possono fare al caso suo.
Gli ambientalisti di notte vanno in giro a bucare i vari acquedotti che a livello nazionale hanno perdite enormi che in alcune regioni arrivano fino quasi al 40%.
Gli ambientalisti impediscono qualsiasi installazione di impianti di recupero e riutilizzo dell’acqua piovana che, proprio per l’aumento del rischio di desertificazione della penisola, dovrebbero essere resi obbligatori e sovvenzionati dallo Stato in ogni situazione possibile.
Gli ambientalisti si oppongono con tutte le loro forze all’utilizzo di sistemi di risparmio di acqua come riduttori di flusso, compost toilet, impianti di fitodepurazione con recupero dell’acqua, sistemi di irrigazione a goccia. Gli ambientalisti affermano che utilizzando queste metodologie si torna indietro di millenni e invece bisogna progredire, sprecare il più possibile per essere veramente moderni e fare aumentare il PIL.
Gli ambientalisti poi si riuniscono nelle notti di luna piena in luoghi segreti e intonano canti lugubri e si lanciano in danze sfrenate per impedire l’arrivo della pioggia.
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