L’aumento delle pensioni nel 2019 è stato bloccato con la legge di Bilancio. Si tratta della mancata indicizzazione prevista (anche) per finanziare la quota 100. La novità è che il mancato aumento arriverà a partire da giugno, come accusa il Pd. Il che vorrà dire restituire successivamente i soldi in più ricevuti nei primi mesi. E, ironia della sorte, la mancata indicizzazione delle pensioni – un mancato aumento dell’1,1% – del governo a guida Lega ricalca esattamente quanto fatto da Elsa Fornero, quando nel 2011 si mise a piangere, in conferenza stampa, proprio per la stessa decisione. A sottolinearlo, in un’intervista a Fanpage.it, è il deputato dem Luigi Marattin: “Il meccanismo non è un taglio se non sopra una certa cifra”, precisa subito. Ma sottolinea: “È un mancato aumento, proprio la misura su cui la Fornero si mise a piangere. L’Ironia è che la Lega ha pubblicato le foto di lei piangente, attaccando quella misura, e ora ha rifatto la stessa cosa, il blocco delle indicizzazioni. Questa è incoerenza”.
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