Il fuoco è stato appiccato nell’area dedicata alla raccolta rifiuti vicino a un caseggiato popolare dell’Aler, abitato da 350 famiglie. Si indaga tra i residenti. Al cadavere mancavano testa, gambe e mani
Una notte intera di rilievi della Scientifica non ha ancora chiarito il sesso. Gli accertamenti stanno continuando in queste ore, con l’obiettivo di dare un’identità al cadavere mutilato e bruciato, rinvenuto la sera di sabato 31 marzo in via Cascina dei Prati, alla Bovisasca, periferia nordest di Milano. Alle 22.15 una prima squadra dei vigili del fuoco è intervenuta, chiamata da alcuni residenti che hanno visto le fiamme nel gabbiotto che contiene i rifiuti, posizionato ai margini del complesso popolare dell’Aler, abitato da 350 famiglie. Le operazioni dei pompieri sono durate trenta minuti. L’incendio era di natura dolosa.
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