Un gruppo sui social contro gli albergatori. L'università chiude le porte alla manifestazione. Primo strappo nel Carroccio locale: Lascia il capogruppo leghista in Comune
di ENRICO FERROVERONA. E' una città in trincea quella che si appresta a ospitare il Congresso Mondiale delle Famiglie, in programma dal 29 al 31 marzo a Verona con la benedizione del ministro leghista della Famiglia Lorenzo Fontana, del vicepremier Matteo Salvini e del governatore del Veneto Luca Zaia.
"Un evento internazionale contro le donne, contro gay, lesbiche e trans e contro le libere soggettività per sostenere un'unica famiglia, quella naturale", attaccano i movimenti nella pagina Facebook chiamata "Veronesi aperti al mondo". Proprio lì, nel canale social aperto dal movimento trans femminista "Assemblea 17 dicembre", è stata pubblicata la lista degli alberghi di Verona convenzionati con il congresso mondiale, con il relativo invito a boicottarli: "Se vuoi stare alla larga da personaggi omofobi, antifemministi, sessisti e oscurantisti e se non vuoi contribuire alle finanze di chi li ospita, boicottali". E giù di seguito l'elenco di sette strutture, le stesse che erano state indicate (e poi tolte) nel portale ufficiale del Congresso Mondiale delle Famiglie. Federalberghi insorge con il suo presidente Giulio Cavara: "No alle liste nere, noi ospitiamo chi lo chiede". Già sono stati avvisati il prefetto Donato Giovanni Cafagna e il questore Ivana Petricca. L'apparato anti eversione della Polizia di Stato è in moto, in vista della tre giorni veronese che necessiterà di un imponente servizio di ordine pubblico.Nel frattempo anche l'Università di Verona esce allo scoperto e chiude le sue porte al forum.Continua qui
Nessun commento:
Posta un commento