ROMA – Si e’ fermata fuori alla prefettura di Napoli dove era atteso il ministro dell’interno, Matteo Salvini, il corteo per il clima che stamattina ha portato quasi 10mila studenti a sfilare tra le strade di Napoli.
Durante la manifestazione ci sono stati dei momenti di tensione con le forze dell’ordine nel momento in cui e’ stato comunicato ai manifestanti che non avrebbero potuto raggiungere piazza del Plebiscito, sede del palazzo di governo.
Gli studenti hanno avvicinato le forze dell’ordine mostrando i palmi delle mani colorati con vernice verde, simbolo della difesa dell’ambiente. Gli agenti hanno risposto respingendo il corteo anche con l’uso di manganelli.
Un nutrito gruppo di studenti e’ riuscito comunque a raggiungere la piazza, intonando cori contro il vicepremier e la Lega.
“Il modello di questi signori e’ aprire gli inceneritori in Terra dei Fuochi. Non possiamo nascere gia’ condannati a vedere le nostre famiglie morire di cancro per colpa della mala politica che fa affari con la camorra”, dicono gli studenti, mentre in piazza, dai loro megafoni urlano “Odio la Lega” e altri slogan contro Matteo Salvini. I cartelli che alzano, pero’, sono tutti in difesa del clima e contro la devastazione ambientale.
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