L'attacco in una città della cintura metropolitana di San Paolo. Gli assalitori si sono suicidati. Sedici, al momento, i feriti
di DANIELE MASTROGIACOMORIO DE JANEIRO - Due ragazzi incappucciati irrompono in una scuola alla periferia di San Paolo e iniziano a sparare. Cadono uno, due, poi otto persone. Restano freddati al suolo. In tutto, alla fine saranno dieci i morti: due insegnanti, sei studenti e anche i due killer - di 15 e 17 anni - che si sono suicidati. Ma ci sono anche 15 feriti. Scappano come possono. Si sottraggono alla pioggia di proiettili che colpiscono vetri, sbrecciano muri, armadi, porte, banchi. La polizia ha trovato una pistola calibro 38, un arco con frecce, esplosivi e bottiglie molotov. La nuova Columbine brasiliana avviene poco dopo le 7 di oggi a Suzano, città di trecentomila abitanti nell'area metropolitana della capitale finanziaria del Paese. Juliano Simões de Santana abita vicino alla Raul Brasil, una scuola primaria e secondaria con classi di corso di lingue: "Vivo in una casa accanto. Ho sentito degli spari, poi grida seguite da un forte trambusto", ricorda l'uomo, "sono corso dentro la scuola e ho visto tutti quei corpi di bambini riversi, sangue per terra e sulle pareti, i funzionari e professori che fuggivano urlando".Continua qui
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