Processo Claps aggiornato all'8 novembre, con rito abbreviato per Restivo
di Davide De PaolaPOTENZA - "Finalmente sei tornata a casa": sono stati necessari 18 anni di sofferenza e di attese, di lacrime e di rabbia per permettere a Filomena Iemma, madre di Elisa Claps, di pronunciare questa frase davanti alla bara bianca della figlia: un viaggio lunghissimo, da quel 12 settembre 1993 che ne segnò la morte, e ancora più lungo dalla sera del 18 marzo 2010 (il giorno dopo il ritrovamento), quando una fredda bara di alluminio portò via il cadavere dal sottotetto della chiesa della Santissima Trinità di Potenza, che l'ha "custodito" per 17 anni.
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