Le contestazioni del procuratore federale Palazzi riguardano 44
tesserati e 13 club: cinque di serie A. Per l'attuale allenatore della
Juve niente illecito sportivo. Posizione molto più critica per il
difensore bianconero e della nazionale. Omessa denuncia per Pepe e Di
Vaio. Responsabilità diretta per Lecce e Grosseto
di MATTEO PINCI
ROMA - Conte tira un sospiro di sollievo. Lo spettro
dell’illecito scompare, il tecnico della Juventus campione d’Italia
dovrà rispondere alla Commissione Disciplinare del rinvio a giudizio per
una doppia omessa denuncia, in merito alle gare Novara-Siena e
Albinoleffe-Siena del campionato di serie B 2010-2011, quando era alla
guida dei toscani. Ma i deferimenti del procuratore federale Stefano
Palazzi allontanano il timore più grande, quello che avrebbe potuto
fargli rischiare fino a 3 anni di squalifica, minando la sua carriera.
Non ha invece evitato il deferimento per illecito sportivo un altro
juventino, il difensore Bonucci: contro di lui, l’accusa di aver “posto
in essere atti diretti ad alterare lo svolgimento ed il risultato della
gara” Udinese-Bari 3-3 del 9 maggio 2010, quando ancora era un giocatore
del Bari. Omessa denuncia anche per l’altro bianconero Pepe. Rischiano
invece la retrocessione il Lecce e il Grosseto, entrambe deferite per
responsabilità diretta.
Continua qui
Nessun commento:
Posta un commento