Essere morsi da un
mamba nero e non accorgersene, ma soprattutto, uscirne vivi. E' ben
strana e fortunata l'avventura (ora la possiamo chiamare così,
altrimenti l'avremmo dovuta chiamare tragedia) capitata a Mark Laita,
fotografo statunitense, durante la realizzazione di un servizio
fotografico dal titolo Serpentine, apparso sulla rivista New Scientist..
Solamente quando ha sviluppato lo scatto, Laita si è accorto di aver
immortalato il momento esatto in cui un esemplare di black mamba lo
addentava a uno stinco. Un "morso secco", senza iniezione di veleno che
altrimenti non gli avrebbe lasciato scampo. Le possibilità di
sopravvivere a un attacco di questo serpente (il più lungo tra quelli
velenosi africani e il più veloce, in grado anche di uccidere un
elefante) sono infatti praticamente nulle. Il mamba nero è anche
soprannominato "sette passi". A causa della velocità con cui agisce il
suo veleno, infatti, un uomo dopo un suo morso non potrebbe compiere più
di sette passi prima di cadere a terra e morire
a cura di Matteo Marini
a cura di Matteo Marini
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