Siria, si combatte a Damasco Croce Rossa: "È guerra civile"
Solo nella giornata di ieri sono state più di cento le vittime dei
bombardamenti e dei combattimenti tra le forze di Assad e i ribelli a
Damasco. Annan a Mosca da Putin. E il ministro degli esteri russo Sergei
Lavrov: "Far dimettere il presidente siriano è un'ipotesi
irrealistica". Ue prepara nuove sanzioni.
DAMASCO - "Un conflitto armato non internazionale",
questa la definizione usata dal Cicr, il Comitato della Croce Rossa, per
indicare quanto sta accadendo in Siria. Una situazione talmente diffusa
e degenerata da poter essere ormai considerata come una vera e propria
guerra civile. Soltanto nella giornata di ieri, infatti, si sono
verificati combattimenti "senza precedenti" a Damasco tra soldati
fedeli al regime di Bashar al Assad e ribelli di opposizione, che hanno
causato la morte di almeno 105 persone: tra le vittime, 48 civili, 16
ribelli e 41 soldati. Oggi il bilancio delle ultime violenze è di 50
morti ed i combattimenti sono giunti nel cuore della capitale. Testimoni
hanno riferito di scontri a Damasco tra forze governative e ribelli nei
quartieri di Kafar Soussa, Tadamon, Nahr Eisha, Sidi Miqdad e Midan,
dove gli abitanti hanno chiesto l'intervento degli osservatori
internazionali. Sul fronte diplomatico, intanto, la Ue prepara nuove
sanzioni contro la Siria.
Continua qui
Nessun commento:
Posta un commento