Crollo mercato auto, -32% rispetto a luglio 2011
Allarme di Federauto: “Non è solo un -32%, perché viene paragonato
con un 2011 che per il nostro settore è stato orribile. A rischio 3.200
concessionari che danno occupazione a 178.000 addetti”
Mercato delle auto in panne. Lo scontato gioco di parole nasce dal dato comunicato da Federauto
(Federazione italiana concessionari auto)che ha rilevato come il
mercato italiano delle automobili a luglio segni un parziale di -32%
circa rispetto allo stesso mese del 2011.
“Non è solo un -32%,
perché viene paragonato con un 2011 che per il nostro settore è stato
orribile. Quindi stiamo perdendo un 32% su un dato che già non
consentiva la sopravvivenza della filiera”. Dichiara Filippo Pavan
Bernacchi, presidente di Federauto, l'associazione dei concessionari di
autoveicoli di tutti i brand commercializzati in Italia, che aggiunge
ironico: "Non so spiegarmi questo dato così negativo perché il Governo
Monti si è impegnato molto per sostenere la filiera dell'automotive
italiana. Ha rincarato le accise - ora tra le più alte del mondo -, ha
introdotto il superbollo per le auto prestazionali, spettacolarizzato la
lotta all'evasione fiscale, ha aumentato l'Iva, i pedaggi autostradali,
l'RC, l'Imposta Provinciale di Trascrizione, il bollo. E nonostante
tutti questi 'supportì il mercato italiano flette costantemente di
numeri a doppia cifra”.
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