Svolta nell'inchiesta sulla sanità lombarda che aveva portato in carcere il faccendiere ciellino
Daccò. Il governatore dovrà rispondere dei 'benefit' da 8,5 milioni di euro transitati anche su conti
svizzeri. La replica: "Io corretto sulle delibere, non temo nulla". E poi attacca sul caso Vendola
di EMILIO RANDACIODopo settimane di indiscrezioni è arrivata l'ufficialità attraverso una nota del procuratore capo di Milano, Edmondo Bruti Liberati: il governatore della Lombardia, Roberto Formigoni, è indagato per corruzione con l'aggravante della transnazionalità nell'ambito dell'inchiesta sui presunti fondi neri costituiti attraverso la Fondazione Maugeri. Cade invece l'accusa, inizialmente contestata, di finanziamento illecito per mezzo milione di euro ricevuto per le elezioni regionali del 2010. Al presidente lombardo è stato anche notificato un invito a comparire davanti ai pm milanesi sabato 28 luglio: lui stesso, però, ha già anticipato che chiederà il rinvio a un'altra data. Formigoni sarebbe stato corrotto con utilità per un valore di circa 8,5 milioni di euro in relazione a 15 delibere regionali con cui sono stati stanziati per la Fondazione Maugeri rimborsi di circa 200 milioni in dieci anni.
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