Italia declassata da Moody's, l'ira di Monti "Siamo virtuosi, ma le agenzie ci puniscono"
Il premier contro l'agenzia: "È una disgrazia, ma il mercato ci ha
premiati". Per il ministro dello Sviluppo economico Passera non è stato
considerato l'impegno del Paese. Il presidente di Confindustria: "Siamo
più forti di ogni valutazione". Dubbi di Bruxelles su tempistica.
Banche e imprese: "Giudizio destabilizzante"
ROMA - Il downgrade di Moody's è stata una disgrazia,
ma il mercato ci ha premiato e l'asta è andata bene. Questo è quello che
ha detto il premier Mario Monti alla Conferenza Allen, secondo quanto
riferito da Gianfranco Zoppas, patron dell'omonima società: ''Siamo
virtuosi e invece di premiarci ci puniscono'', ha detto il presidente
del Consiglio. 'Fuorviante' e 'ingiustificato' sono stati i termini con
cui il ministro per lo Sviluppo economico, Corrado Passera, ha definito
il
: "Il giudizio di Moody's di questa notte è del tutto ingiustificato e
fuorviante perché non tiene conto del grande lavoro che questo Paese
sta facendo". Il ministro ha sottolineato i buoni risultati conseguiti
dall'Italia nella "gestione dei conti pubblici, nelle difficili riforme
strutturali" e assicura: "I mercati questo riconoscimento lo daranno
nel tempo. Abbiamo anche avviato la strada dello sviluppo. L'Italia-
conclude- continuerà a fare quello che sta facendo". Interviene anche
il ministro degli Esteri, Giulio Terzi, che sottolinea l'attendibilità
dell'agenzia: "Stiamo parlando della stessa agenzia che nel settembre
2008 dava a Lehman Brothers altissimi rating poche ore prima del crollo
da cui tutta la crisi mondiale è originata". I mercati, ha aggiunto
Terzi, che all'epoca del fallimento della finanziaria Usa era a New York
come ambasciatore italiano alle Nazioni Unite, hanno già dato prova
in questi anni della "reale considerazione" attribuita a queste agenzie.
Il giorno prima di fallire, il 15 settembre 2008, la Lehman Brothers
aveva un rating A2 da parte di Moody's.
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