I cambiamenti climatici in atto e la corsa sfrenata dell'uomo
alla ricerca di nuovi terreni coltivabili, potrebbero tra il 2010 e il 2030 causare
la perdita di qualcosa come 170 milioni di ettari di foreste nel globo, una
superficie pari a quella di Germania, Francia, Spagna e Portogallo messi
insieme. L'allarme deforestazione viene lanciato dal Wwf in occasione del
"Tropical Landscapes Summit". Se il trend non si inverte, sottolinea
l'associazione, entro il 2050 gli ettari persi potranno arrivare a 230 milioni.
Se così fosse ci sarebbero gravissime conseguenze negative sul clima con
perdite economiche rilevanti.
Secondo quanto contenuto nel rapporto "Living Forests
Report: Saving Forests at Risk" entro il 2030 undici luoghi in tutto il mondo,
di cui dieci nei tropici, rappresenteranno oltre l'80% della perdita di foreste
a livello globale. I polmoni verdi a rischio sono Amazzonia, Foresta atlantica
e Gran Chaco, Borneo, Cerrado, Choco-Darien, Africa Orientale, Australia
orientale, Greater Mekong, Nuova Guinea e Sumatra e il Bacino del Congo.
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