A 33 anni un infarto stronca Andrea Bergaglio. Gli abitanti di San
Cristoforo (AL) lo ricordano come un giovane volenteroso, sempre pronto a
dare una mano in paese quando c'era bisogno alla sagra o alla scuola
materna. In sua memoria una raccolta fondi per la Fondazione Uspidalet
SAN CRISTOFORO – "Aveva un cuore grandissimo. Ma è stato proprio il cuore a tradirlo".
Sta qui, in questa frase che gli abitanti di San Cristoforo ripetono
increduli davanti ai manifesti funebri, l’essenza di Andrea Bergaglio,
33 anni, morto nella notte tra giovedì 28 e venerdì 29 gennaio per un
malore, probabilmente un infarto.
Già, un cuore grandissimo. Perché nonostante il lavoro a Genova e i tanti impegni che ha ogni ragazzo di quell’età, Andrea riusciva sempre a trovare un po’ di tempo da dedicare al paese.
Che fosse alla sagra degli agnolotti, a far friggere le patatine o a
montare i tavoli, o che fosse all’associazione che promuove le attività
della scuola materna, a intrattenere i bimbi con l’entusiasmo che solo
le anime più sincere possono dimostrare, Andrea Bergaglio c’era sempre.
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