L’ex agente del Kgb era stato ucciso nel 2006 a Londra con il polonio
radioattivo. Un giudice britannico ha stabilito che fu la Russia a
ordinare l’«azione» che venne «autorizzata da Putin»
Il giudice britannico Robert Owen ha reso pubblici i risultati di un’inchiesta sulla morte di Aleksandr Litvinenko, l’ex agente del Kgb divenuto poi oppositore di Vladimir Putin.
L’operazione per uccidere Litvinenko venne «probabilmente autorizzata» dal presidente russo Vladimir Putin.
È quanto conclude l’inchiesta . C’è una «forte probabilità» che i due
killer che lo hanno ucciso erano agli ordini del servizio segreto russo
Fsb
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