Alessandria - Un bivio esistenziale per i 24 lavoratori del centro benessere Bellavita di
Spinetta. Dopo la chiusura per taglio d’energia elettrica dovuto a
bollette non pagate, dopo la lezione-protesta davanti ai cancelli, dopo
la dissoluzione della «cordata Miraglia» e infine la richiesta di
fallimento per la Wellness Age, sono giorni decisivi per il futuro di ognuno.
La situazione è a questo punto: i sindacati hanno sondato
l’assessore regionale Pentenero che s’è detta possibilista su una
richiesta di cassa integrazione in deroga «vista la specificità del
caso». Il problema è che almeno dovrebbe essere avanzata, ma chi la
firma? L’amministratore della Wellness Age, Monica Simonazzi, continua
ad essere inafferrabile e incontattabile; da Coop7 in liquidazione (che
comunque è la «casa madre») dicono di aspettare il curatore
fallimentare, nominato chissà quando. Ma per far rientrare nel periodo
di cassa (solo tre mesi) anche gennaio, l’inoltro della pratica non può andare oltre il 20/25 del mese.
A quel punto, con i buoni uffici di qualche amministratore locale (il
sindaco sarebbe disponibile) si potrebbe chiedere a una banca l’anticipo
di mensilità che saranno erogate di certo, ma fra diversi mesi.
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