"Yacht in cambio di nomine e appalti" su Milanese arriva una nuova tegola
Dopo la richiesta di arresto a Napoli, una nuova inchiesta sul
deputato a Roma. Due imprenditori arrestati per finanziamento illecito di CARLO BONINI
ROMA - Prima . Ora .
In meno di ventiquattro ore, su Marco Milanese si chiude il secondo
braccio della tenaglia giudiziaria che lo ha stritolato. Il gip di Roma,
Anna Maria Fattori, su richiesta del pm Paolo Ielo, contesta all'ex
consigliere politico di Tremonti un nuovo reato: finanziamento illecito
dei partiti.
Lo stesso per il quale ordina la cattura degli
"imprenditori" Tommaso Di Lernia e Massimo De Cesare (il primo era già
detenuto nell'inchiesta sugli appalti Enav, il secondo è da ieri sera ai
domiciliari) e di cui sono accusati a piede libero Fabrizio Testa, ex
manager pubblico (è stato nel cda di Enav e quindi presidente della
controllata "Technosky") e Lorenzo Cola, "consigliere globale di
Finmeccanica", protesi del suo presidente Pier Francesco Guarguaglini,
già detenuto lo scorso anno nella vicenda dei fondi neri "Digint".
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