Brutte notizie per automobilisti e autotrasportatori: è in arrivo l’aumento di accise sul diesel. Una stangata da 6 miliardi giustificata dalla revisione delle agevolazioni fiscali.
Il governo si appresta ad aumentare le accise sul diesel, riducendo la differenza di tassazione esistente tra gasolio e benzina. Un innalzamento della tassazione indiretta mascherato da una revisione delle agevolazioni fiscali, che peserebbe sulle tasche di automobilisti e autotrasportatori per 6 miliardi di euro.
È la strada che si appresta ad imboccare l’esecutivo, stretto tra la necessità di disinnescare le clausole di salvaguardia - 23 miliardi di aumenti Iva per il 2020 e 27,6 per il 2021 - e il voler far passare sotto traccia qualsiasi aumento della tassazione per motivazioni puramente propagandistici, in vista delle elezioni europee di maggio.
E poco importa se tra le promesse elettorali c’era quella di ridurre le accise sui carburanti, alcune delle quali varate decenni fa per rastrellare fondi da destinare alle esigenze più disparate. Un’operazione che verrebbe giustificata sotto forma di un taglio delle tax expenditures (agevolazioni e sconti fiscali) per quei sussidi ritenuti dannosi per l’ambiente.
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