Martedì di fuoco per le tasse sulla casa: 19,7 milioni di proprietari
saranno chiamati a pagare l'acconto della Tassa sui servizi, che in
media peserà 90 euro. A Torino il conto più salato: per una famgilia
tipo si arriva a 202 euro. Per altri 25 milioni di proprietari di altri
immobili la prima rata dell'Imposta municipale
MILANO - Il caos dell’anno
scorso è scongiurato, ma il matedì nero delle tasse sulla casa resta un
giorno da segnare con l’evidenziatore sul calendario (e sul
portafoglio) degli italiani. Il 16 giugno prossimo, 19,7 milioni di
proprietari di prima casa e 25 milioni di proprietari di altri immobili
saranno chiamati a versare rispettivamente l’acconto della Tasi, la
tassa sui servizi indivisibili dei Comuni quali illuminazione e
manutenzione stradale, e la prima rata dell’Imu.
LA GUIDA PER NON SBAGLIARE a cura di ANTONELLA DONATI
Non ci saranno le incertezze viste nel
2014, quando determinare chi e quanto avrebbe dovuto pagare fu un rebus.
Nei Comuni dove non è stata ancora pubblicata la delibera con
l’aggiornamento delle aliquote si pagherà il 50% del conto dell’intero
2014. Questo vale, ovviamente, se non ci sono state variazioni del
proprio patrimonio immobiliare (compravendite o eredità, ad esempio).
Nel caso dell’abitazione, la base imponibile si determina dunque
rivalutando la rendita catastale del 5% e moltiplicandola per un
coefficiente di 160. A quel punto, si applica l’aliquota del 2014 e si
divide il dovuto per due.
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