Genova - Sale al 45% la disoccupazione giovanile in Liguria nel
2014, secondo gli ultimi dati della Banca d’Italia. I liguri in cerca
di lavoro tra 15 e 24 anni sono il 10% in più rispetto alla media del
Nord Ovest e al di sopra della media nazionale (42,5%). La fascia d’età superiore (25-34)
si aggira sul 17%, ma lo studio della Banca d’Italia presentato ieri
dal direttore per la sede genovese Mario Venturi evidenzia dal 2011 in
avanti un costante flusso migratorio verso le altre regioni.
Dalla
Liguria non fuggono solo i laureati, ma anche diplomati e titolari di
licenza media. A fronte di un saldo migratorio positivo (dovuto
esclusivamente agli stranieri), hanno lasciato la Liguria 21,6
persone fra 25 e 34 anni di età ogni 1.000 abitanti (contro la media
regionale di 8,5) e per la metà verso l’estero (media regionale: 1,4).
Complessivamente, il mercato del lavoro in Liguria è peggiorato ancora,
ma in maniera meno marcata rispetto al 2013. Gli occupati (circa
600 mila) sono scesi ancora dello 0,7%. Colpito soprattutto il tempo
indeterminato e i lavoratori tra i 15 e i 54 anni, non gli over 55, per
effetto dell’innalzamento dell’età pensionabile. Di conseguenza, il
tasso di disoccupazione è ulteriormente salito, da 9,8 a 10,8%.
«Difficile - spiega Alessandro Fabbrini, dell’ufficio Analisi e ricerca
economica territoriale Bankitalia - capire se i recenti dati Istat, che
indicano un recupero dell’occupazione in Liguria nel primo trimestre
(+3,8%
ndr
) possano rivelarsi strutturali: la regione ha piccoli numeri, quindi per individuare una tendenza, è prudente attendere la fine dell’anno».
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