Lascia l'università lo scienziato sotto accusa per le sue dichiarazioni:
"Le donne troppo emotive, sarebbe giusto separare i laboratori"
LONDRA. Quando l'altra
sera si è alzato in piedi per fare il suo discorso alla conferenza
mondiale dei giornalisti scientifici a Seul, il professor Tim Hunt,
premio Nobel per la medicina, pensava forse di essere spiritoso, come è
la norma tra gli anglosassoni prima di parlare di cose serie. Ma non ha
fatto ridere nessuno. "Lasciate che vi dica qualcosa dei mei problemi
con la ragazze", ha cominciato il 72enne docente di biochimica inglese.
"Tre cose succedono quando le donne sono in un laboratorio: tu ti
innamori di loro, loro si innamorano di te e poi, quando le critichi,
scoppiano a piangere". Per questo, ha proseguito lo studioso, sarebbe
conveniente avere laboratori di ricerca separati per i due sessi: i
maschi di qua, le femmine di là. In sala c'è stato un tiepido battimani,
ma l'imbarazzo, fra le molte giornaliste presenti al convegno, era
palpabile.
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