PIEMONTE – La situazione lavorativa in provincia è la peggiore del Piemonte. L’Alessandrino, insieme a Novara, è l’unico territorio con un tasso di disoccupazione superiore all’11% e la maglia nera va proprio alla nostra provincia (11.6%).
A rendere ancora più amaro il dato locale un quadro complessivo che in Piemonte parla di un aumento di occupati pari a 8 mila unità e un calo dei disoccupati di 4 mila (-2,3% da 187 mila unità del 2016 a 182 mila del 2017). Il tasso di occupazione cresce di quasi un punto percentuale, arrivando a sfiorare nella fascia d’età 20-64 anni il 70%, e si assiste a un lieve calo del tasso di disoccupazione che scende dal 9,3 al 9,1%.
I dati emergono dall’Istituto di Statistica e sono stati elaborati
dall’osservatorio regionale del mercato del lavoro. Incoraggiante, in
tutto il Piemonte, è il trend dell’occupazione con un primo semestre che
ha registrato un lieve regresso accompagnato da un numero di
disoccupati stabile. In miglioramento la seconda parte dell’anno con un
incremento di posti di lavoro pari a 36 mila unità e un calo di
disoccupati pari 18 mila in meno. L’incremento dell’occupazione riguarda
in prevalenza gli uomini e il lavoro dipendente (+37 mila unità),
mentre si riduce sensibilmente il lavoro autonomo (-29 mila unità).
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