Nuovo sopralluogo nella giornata di ieri con Provincia e Arpa:
evidenziata una penetrazione molto estesa e profonda del gasolio.
Chiesto alle imprese coinvolte un piano per la bonifica
OVADA - Assume proporzioni rilevanti il danno ambientale causato
dall’incidente che martedì scorso ha coinvolto un tir rovesciatosi sulla
provinciale 155 “Ovada Novi” mentre trasportava quasi 40 mila litri di
gasolio. Quest’ultimo è penetrato in profondità nei terreni attorno
all’importante snodo viario e in un’area particolarmente estesa. Il quadro è apparso più chiaro nel pomeriggio di
ieri al termine del sopralluogo effettuato dai tecnici della provincia e
dell’Arpa, alla presenza di un rappresentante dell’impresa coinvolta
nella vicenda. “L’importante – ha spiegato Alberto Maffiotti, responsabile di Arpa –
è proseguire nel lavoro portato avanti in questi giorni, eliminare la
sorgente dell’inquinamento”. Tradotto: trasferire la terra intrisa del
combustibile. Le ditte coinvolte, si è scoperto che il servizio di
autotrasporto era affidato a una seconda azienda, dovranno in breve
tempo presentare un secondo piano di bonifica, integrazione di quello
già presentato la settimana scorsa. Nuovi carotaggi sono in programma
nella giornata di domani. In un quadro del genere diventa difficile
capire quando la strada sarà riaperta. “E’ impossibile – ha commentato
al termine del sopralluogo Carla Marenzana, ingegnere della Provincia – I sondaggi sotto la strada hanno evidenziato una penetrazione molto profonda”.
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