Novi Ligure, Gavi, Predosa, Mornese, Lerma: sono ben cinque i Comuni
della zona coinvolti nell'edizione 2018 delle Giornate di primavera del
Fai. Un percorso si snoderà lungo l'antica strada della Bocchetta, un
altro dal millenario borgo di Retorto ai manieri dell'ovadese
NOVI LIGURE (AL) – Novi Ligure, Gavi, Predosa, Mornese, Lerma: sono
ben cinque i Comuni del novese e dell’ovadese coinvolti nell’edizione
2018 delle Giornate di primavera del Fai, il Fondo ambiente
italiano. I luoghi d’arte visitabili il 24 e 25 marzo grazie ai
volontari dell’associazione e agli studenti delle scuole medie e
superiori del territorio, però, saranno ben di più: a Novi il
palazzo Adorno, a Gavi la villa Broglia e la tenuta Centuriona, a
Predosa l’antico borgo di Retorto, a Mornese la chiesa e l’oratorio di
San Silvestro e a Lerma la Pieve romanica e il ricetto del castello.
Per il Fai di Novi, in particolare, le Giornate di primavera segneranno
un piccolo grande traguardo: dal prossimo 4 aprile, infatti, il “gruppo” si trasformerà in “delegazione”.
Non un semplice cambiamento di denominazione, ma un balzo in avanti
nella scala gerarchica dell’associazione che punta – come ha spiegato la
presidente Ada Geraldini Caraccia – a fondare gruppi
satellite in val Lemme e in val Borbera, per promuovere ancora meglio il
territorio. Merito dei volontari, ovviamente, e di un team di giovani
che – ha detto la responsabile Elena D’Elia – dopo aver
provato l’esperienza da “Apprendista Cicerone” come studenti del liceo
Amaldi o dell’istituto Ciampini-Boccardo hanno deciso di proseguire la
collaborazione con l’associazione. Con Novi, saliranno a quattro le
delegazioni in provincia (esistono già ad Alessandria, Casale Monferrato
e Tortona).
“Nobili, mercanti e viaggiatori: la nuova strada da Genova all’Oltregiogo”
è il titolo che il gruppo Fai novese ha ideato per ricordare i secoli
in cui gli abitati posti lungo l’antico itinerario che collegava Genova
con la pianura Padana, attraverso il valico della Bocchetta, furono
centri di fondamentale importanza per i commerci e non solo.
Sabato 24 e domenica 25 marzo, con orario continuato dalle 10.30 alle 18.30, sarà possibile visitare tre luoghi
in cui resiste ancora il fascino di un percorso che conserva tanti
luoghi significativi, nonostante il lento abbandono iniziato nel 1823
quando fu inaugurata la più agevole via dei Giovi.
Si partirà idealmente dalla Centuriona, lungo la strada
Gavi-Voltaggio, una dimora privata solitamente chiusa al pubblico. Al
centro della vasta tenuta si erge l’imponente costruzione che dal
Cinquecento vigila sulla piana sottostante. La torre di avvistamento, la
cappella gentilizia, le antiche cantine e la residenza padronale con il
bel loggiato aperto sulla valle circondano il cortile campestre che
ospita due filari ordinati di alberi.
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