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lunedì 4 marzo 2019

Primarie Pd, trionfa Zingaretti: “I delusi stanno ritornando”. L’affluenza supera 1,8 milioni

Gentiloni verso la presidenza del partito. L’obiettivo è la pace interna con i renziani


ROMA
Non sono andati a vuoto gli appelli di Prodi, Veltroni, Letta e dello stesso Renzi: la chiamata alle armi del popolo della sinistra ha funzionato e le primarie del Pd sono state un successo imprevisto alla vigilia. Un milione e mezzo di votanti ai gazebo, assicurano dal Nazareno, qualcuno si spinge a dire oltre 1,8 milioni, più del 2017 quando fu eletto Renzi: del resto code fin dalla mattina ai gazebo facevano presagire un esito eclatante. E anche grazie a questa poderosa affluenza, Nicola Zingaretti, classe 1965, governatore del Lazio, si afferma e vince sfiorando il 70%, secondo i dati ancora parziali nella notte ma già indicativi. «Il nuovo Pd dovrà essere fatto di unità e cambiamento. Vorrà dire guardare le persone non dal dirigibile, ma da vicino nella loro vita concreta. Basta con le figurine, le incomprensioni, io sto con quello tu con l’altro, la politica non ha senso se si distanzia dalla condizione umana degli individui», è il suo biglietto da visita, seguito da un «non sarò mai capo, ma leader di una comunità». Con l’orgoglio di poter dire «i delusi stanno tornando», guardando ad una possibile rivincita.

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