Venerdì scorso la Croce Rossa di Roma ha avviato con i sindacati la procedura di licenziamento collettivo per oltre 60 le persone, ma dopo il "decreto sicurezza" gli operatori sociali che rischiano di restare senza lavoro sono in realtà molti di più.
La Cooperativa sociale Medihospes Onlus già a marzo aveva annunciato ben 351 esuberi, di cui 150 solo a Roma. Secondo Fp Cgil, Fisascat Cisl, Cisl Fp e Uil Fpl su 36 mila operatori del settore, 18 mila sono a rischio di perdere il posto di lavoro per effetto del decreto sicurezza. Nella sola Capitale - scrive Ylenia Sina su RomaToday - sono già decine i posti persi e le fuoriuscite volontarie registrate da una serie di realtà più piccole operanti nel settore dell’accoglienza. In totale sono stati già annunciati piùù di 250 esuberi.
Il decreto sicurezza e immigrazione ha infatti ridotto gli importi destinati al settore per ogni migrante accolto, da circa 35 euro a una forbice che va da 19 a 26 euro, ridotto gli organici e soprattutto tagliato e ridimensionato la presenza di una serie di figure professionali come psicologi, insegnanti di italiano e mediatori culturali. Continua qui
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