Alessandria - Saranno sostituiti con apparecchi «tecnologicamente più avanzati» 22 autovelox installati lungo le strade a maggior traffico della Provincia di Alessandria. A scanso di equivoci, dagli uffici arriva la precisazione che «non si tratta di nuove postazioni, bensì della sostituzione di quelle già esistenti».E «non per fare cassa, bensì per garantire una maggiore sicurezza». Se, tuttavia, qualche introito arriva, di certo non guasta al bilancio di palazzo Ghilini, sede delle provincia di Alessandria.
Le vecchie postazioni funzionavano con una tecnologia «a spie annegate nell’asfalto». Le nuove, omologate, avranno un rilevamento radar. Sono quindi predisposte per essere utilizzate come “tutor”, tipo quelli presenti sulle autostrade, che consentono di fare una media della velocità, evitando che l’automobilista rallenti in prossimità dell’autovelox per poi accelerare subito dopo. Tuttavia, al momento le nuove telecamere rileveranno solo la velocità di passaggio nel punto specifico. Il motivo della sostituzione, spiegano dagli uffici provinciali, è semplice: era scaduto il contratto con la società fornitrice e, in fase di rinnovo, è stata scelta con il metodo dell’affido diretto, una nuova società, la Blind Office di Valenza, che garantisce l’installazione e la successiva manutenzione.
A bilancio, sotto la voce introiti derivanti da contravvenzioni del 2017, sono stati inseriti 9 milioni di euro, di cui però solo 1.5 milioni incassati e una somma di 4.990.000 ottimisticamente esigibili.
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