Slitta l’esame in commissione Bilancio. Slitta il voto del Senato, probabilmente dal 18 al 21 dicembre. Si allungano ancora i tempi della manovra: i lavori, come stabilito dalla riunione dei capigruppo, ripartiranno il 18 alle 9.30. I tempi per approvare il disegno di legge entro Natale diventano strettissimi, mentre la possibilità di dover tornare in Parlamento dopo il 26 dicembre si fa sempre più concreta. Dopo il vertice di domenica sera a Palazzo Chigi, si è deciso di non riunire le commissioni oggi. L’ipotesi più probabile a questo punto è che il testo arrivi in Aula venerdì 21: in tal caso il voto finale, in terza lettura alla Camera, dovrebbe arrivare alla vigilia di Natale, oppure tra il 27 e il 28 dicembre. Protestano le opposizioni che, se il piano fosse rispettato, non avrebbero il tempo necessario per analizzare le modifiche al testo: “Siamo di fronte a una mortificazione senza precedenti del Parlamento”, hanno dichiarato. Il maxi-emendamento del governo, secondo le tappe fissate dal premier Giuseppe Conte, sarebbe dovuto arrivare in Aula al più tardi mercoledì 19 dicembre. Intanto da Bruxelles arrivano altri segnali. Il portavoce della Commissione Ue Margaritis Schinas ha ribadito che “il dialogo con Roma continua” e “decideremo i prossimi passi sulla base del risultato di questo dialogo, che è in corso”.
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