Un'altra giornata di astensione prevista a febbraio. "Nessuna risposta alle richieste di garantire il diritto alla salute dei cittadini e un contratto dignitoso per gli operatori sanitari". La categoria mette in guardia anche sul pericolo che non ci sarà il turn over a fronte di molti pensionamenti
ROMA - Medici sul piede di guerra contro la manovra. Le organizzazioni sindacali della dirigenza medica, veterinaria e sanitaria ribadiscono la bocciatura alla legge di bilancio e confermano due giornate di sciopero nazionale di 24 ore. La prima, il 25 gennaio 2019, è stata proclamata da Anaao Assomed - Cimo - Fp Cgil Medici e Dirigenti Ssn - Fvm Federazione Veterinari E Medici - Fassid (aipac-aupi-simet-sinafo-snr) - Cisl Medici - Fesmed - Anpo-ascoti-fials Medici - Uil Fpl Coordinamento Nazionale delle Aree Contrattuali Medica, Veterinaria Sanitaria.
La seconda giornata di sciopero sarà proclamata entro la prima settimana di febbraio dall'Aaroi-Emac (Associazione Anestesisti Rianimatori Ospedalieri Italiani - Emergenza Area Critica) che, in accordo con le altre sigle sindacali ed in linea con una mobilitazione articolata su più giornate di sciopero, mira a concentrare particolarmente nella seconda data, la protesta dei medici che elettivamente rappresenta.
"La protesta - sottolineano i sindacati - si rende necessaria a fronte delle deludenti risposte alle precise richieste della categoria: un finanziamento del Fondo Sanitario Nazionale 2019 che preveda le risorse indispensabili per garantire i nuovi Lea ai cittadini e per onorare i contratti di lavoro scaduti da 10 anni. E' intollerabile mettere in competizione, su risorse insufficienti, il diritto alla cura dei cittadini e quello ad un dignitoso contratto di lavoro per i professionisti che quelle cure devono erogare".
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