Oggi va alla Camera per definire Silvia Romano una terrorista, così da dimostrare fedeltà al Carroccio. Ma fino a quando era deputato di Angelino Alfano andava in visita ai Cie parlando di integrazione e accoglienza. Un campione di trasformismo più che di coerenza
"Lo scandalo è per i nostri trentamila connazionali morti di Covid, con tubo in gola, senza un nome sui media… invece una sconosciuta che viene liberata con riscatto faraonico, che torna sposata e convertita, le fanno una festa degna della vittoria al campionato del mondo di calcio". Lo scriveva alle 11 e 12 minuti di lunedì mattina sul suo profilo Facebook il deputato della Lega Alessandro Pagano. E poi via via, post contro il governo Conte, santini, appelli per riaprire le chiese, e poi quelli che hanno come tematica l’immigrazione, meglio se, come dice il deputato, clandestina.
Lo stile comunicativo è quello della Lega voluta e immaginata da Matteo Salvini, così in poco tempo e con un adattamento camaleontico Pagano si è completamente padanizzato. Poi martedì si è superato. Neanche Matteo aveva ancora osato tanto. Pagano ha definito Silvia Romano, tornata in Italia dopo 18 mesi di sequestro e in mano ai terroristi somali di Al Shabaab, una “neo terrorista”.
Ma chi è Alessandro Pagano? Vecchia gloria della politica siciliana, originario di San Cataldo, in provincia di Caltanissetta, 61 anni, insegnate e commercialista, laureato in economia e commercio e scienze bancarie presso l’università di Messina. Esponente di Alleanza Cattolica, un’associazione che si propone lo studio e la diffusione della dottrina sociale della Chiesa, è cresciuto politicamente nel Fronte della Gioventù, organizzazione giovanile del Movimento sociale italiano.
Ma chi è Alessandro Pagano? Vecchia gloria della politica siciliana, originario di San Cataldo, in provincia di Caltanissetta, 61 anni, insegnate e commercialista, laureato in economia e commercio e scienze bancarie presso l’università di Messina. Esponente di Alleanza Cattolica, un’associazione che si propone lo studio e la diffusione della dottrina sociale della Chiesa, è cresciuto politicamente nel Fronte della Gioventù, organizzazione giovanile del Movimento sociale italiano.
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