Si fa strada un'ipotesi alla quale molti avevano pensato senza essere medici e che ora hanno confermato anche i dottori del Buzzi di Milano.
L'ospedale pediatrico Buzzi di Milano avanza l'ipotesi a cui molti avevano pensato quando, al rientro delle vacanze natalizie, nelle scuole lombarde c'era stata un'epidemia influenza cosi estesa da decimare classi intere per settimane, sino a colpire anche il corpo insegnanti e a costringere i dirigenti scolastici ad emettere una circolazione in cui NON si assicurava il regolare svolgimento delle lezioni, un evento già avvenuto in passato per una forma di gastroenterite natalizia, ma comunque raro.
Ecco la circolare tratta da una scuola di Trezzano sul Naviglio (MI), datata 3 febbraio, inizialmente con una percentuale del 10% dei docenti coinvolti, che nel volgere di breve sarebbero poi diventati molti di più:
Ecco la circolare tratta da una scuola di Trezzano sul Naviglio (MI), datata 3 febbraio, inizialmente con una percentuale del 10% dei docenti coinvolti, che nel volgere di breve sarebbero poi diventati molti di più:
Secondo il direttore responsabile di pediatria del Buzzi Zuccotti a gennaio sono stati registrati casi clinici nei bambini assolutamente atipici con febbre e tosse che NON passavano mai".
Secondo lui il covid-19 potrebbe essere partito prima in età pediatrica, come hanno pensato molte famiglie ricordando quelle settimane pazzesche, con i bambini messi a dura prova da una febbre e da una tosse secca senza sosta. Mamme disperate perché erano costrette ad assentarsi dal lavoro, bambini che non guarivano.
Secondo lui il covid-19 potrebbe essere partito prima in età pediatrica, come hanno pensato molte famiglie ricordando quelle settimane pazzesche, con i bambini messi a dura prova da una febbre e da una tosse secca senza sosta. Mamme disperate perché erano costrette ad assentarsi dal lavoro, bambini che non guarivano.
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