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domenica 3 maggio 2020

“Se non ha i forbicioni, usi i denti”: l’odissea dei richiedenti asilo sfruttati dalla cooperativa. Il video

CANELLI (AT)
«Non mi interessa, se non ha i forbicioni, che usi i denti. Devono smetterla questi […]. O gli va bene così, oppure da domani non lavorano più». È una delle tante conversazioni ascoltate dai carabinieri di Canelli. Da due anni, dalla vendemmia 2018, tengono sott’occhio la cooperativa Albarelle. Una coop senza scrupoli che assoldava richiedenti asilo di origine sud-sahariana pagandoli 3 euro l’ora. Vitto, alloggio e trasporto a carico dei lavoratori.
All’alba del primo maggio la presidente Emijana Qosja, 39 anni, albanese residente a Canelli è finita in manette, con lei anche due connazionali: E.D. 34 anni, consigliere d’amministrazione della coop ed E.Q., 28 anni anche lei nel direttivo. Altri 5 sono stati denunciati. Avevano ruoli diversi, dal trasporto dei lavoratori alla gestione della contabilità.
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