Continua la saga della villa ad Anacapri di Mauro Masi, direttore generale della Rai, raccontata ieri dal Fatto Quotidiano che ne ha avuto informazione e notizia. La vicenda è ormai nota: Masi conclude un preliminare di vendita per un villone vista mare da regalare alla sua ex-compagna, Susanna Smit,
come regalo di nozze. Poi l’amore finisce – non che fosse molto in salute anche prima, pare, viste le volanti sotto casa di Masi dopo un litigio fra i due – e non se ne fa più niente. Il preliminare di vendita salta, e Masi lascia al venditore, come da stipula, la metà della caparra, ovvero 100mila euro.
IL PRELIMINARE EVASO – Il punto davvero strano è che nello stesso momento in cui il contratto si conclude, al venditore, Umberto Marrone, figlio di un noto e pluripremiato sceneggiatore cinematografico, viene garantita la messa in produzione di una fiction sul padre. Come si spiega? Il Fatto lo chiede a Masi, che si arrabbia parecchio e minaccia querela per stalking, ovvero per molestia reiterata. Nervoso, l’uomo: forse perchè è stata tirata in mezzo la cricca dei grandi appalti? E’ sicuro infatti che il Dg Rai si rivolse ad Angelo Balducci per sottoporgli una perizia tecnica di ristrutturazione della casa, e per fargli assumere il poi non più cognato al Salaria Sport Village. Sul Fatto di oggi è Susanna Smit, l’ex di Masi, a raccontare qualche dettaglio in più della storia. Ovvero, a non raccontarlo, perchè di ciò che dice si capisce poco.
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