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venerdì 8 febbraio 2019

Macron si vendica: non prende più gli immigrati della Sea Watch

La Francia cambia idea e rompe l'accordo sulla redistribuzione delle persone che si trovavano a bordo della Sea Watch: "Sono immigrati economici"


Con un dietrofront improvviso e inaspettato, il numero uno dell'Eliseo ha infatti fatto sapere di aver cambiato idea sugli immigrati che si trovavano a bordo della Sea Watch 3. Non li ospiterà in Francia. "Sono immigrati economici", hanno fatto sapere da Parigi rompendo così l'accordo preso a livello europeo per convincere il ministro dell'Interno Matteo Salvini a far attraccare in Sicilia la nave della Ong tedesca.
"Dei 47 migranti della Sea Watch in Italia ne resteranno uno o due". Dopo oltre dieici giorni di un estenuante braccio di ferro con l'Unione europea, Salvini era riuscito a portare a casa un importate risultato facendo sì che il peso dello sbarco non gravasse soltanto sull'Italia. Alla fine l'accoglienza degli stranieri avrebbe dovuto essere ripartita tra otto Paesi: Germania, Lussemburgo, Francia, Romania, Spagna, Portogallo, Lituania e Malta. Ad ogni Paese sarebbe, appunto, toccato un certo numero di immigrati. All'Italia ne sarebbero dovuti rimanere, appunto, soltanto un paio. E non più tutti come accadeva quando al governo c'era il Partito democratico. Ora, però, si viene a sapere che questo accordo è carta straccia. Non per tutti. Lo è per i francesi che, secondo quanto fanno sapere dal Viminale, hanno "cambiato idea" decidendo che non accoglieranno più i migranti della Sea Watch3. Parigi ha, infatti, fatto sapere al ministero dell'Interno italiano che "prenderà solo persone che hanno bisogno di protezione e non migranti economici".
Il tempismo della decisione sorprende. Solo ieri, infatti, la Francia aveva richiamato l'ambasciatore a Roma, Christian Masset, "per consultazioni" dopo che "per vari mesi la Francia è stata soggetta ad attacchi infondati e senza precedenza, dichiarazioni oltraggiose"dei leader italiani. Una mossa senza precedenti che arriva al culmine di una tensione diplomatica sull'asse Roma-Parigi. E, nonostante Salvini si sia detto disposto a incontrare Macron per provare a "voltare pagina", oggi da Parigi è arrivato l'ennesimo sgambetto che, di fatto, obbliga il Viminale a dover gestire anche gli immigrati di cui i francesi avevano promesso di farsi carico

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