Le compagnie telefoniche italiane sono pronte a fornire tutti i dati a disposizione. In Corea del Sud il tracciamento delle persone ha spento i focolai
Il tracciamento dei movimenti attraverso i cellulari per limitare la diffusione del coronavirus "è un'ottima soluzione", dice il governatore del Veneto Luca Zaia, secondo cui però c'è un problema di privacy. "Ma siamo in emergenza, e ci vuole un provvedimento per queste attività", ha aggiunto. "Ci hanno proposto dei software stratosferici, però mi metto nei panni dei cittadini, bisogna che ci sia una legittimazione giuridica", ha concluso. SEGUI IN TEMPO REALE LE NOTIZIE SULL'EMERGENZA CORONAVIRUS
Operatori telefonici pronti a fornire i dati - Nei giorni scorsi gli operatori telefonici avevano detto di essere pronti a mettere a disposizione delle autorità le informazioni aggregate ricavate dai dati relativi alla mobilità di tutti i propri clienti. Questo pur garantendo il rispetto di tutte le disposizioni vigenti a tutela della sicurezza e della privacy individuale, come disposto dalla normativa europea GDPR (General Data Privacy Regulation). E infatti la Lombardia ha colto l'occasione per capire quanti cittadini fossero ancora in giro nonostante i divieti. Asstel, l'associazione degli operatori, si dice pronta a fare di più per "aiutare la Protezione Civile, l'Istituto Superiore di Sanità, le Regioni e le altre autorità impegnate in prima linea per combattere la pandemia".
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