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domenica 10 marzo 2019

Reddito di cittadinanza, c'è una grossa sorpresa nelle domande alle Poste


Reddito di cittadinanza, c'è una grossa sorpresa nelle domande alle Poste
In tre giorni 114mila domande per il sussidio promesso dal governo gialloverde. A stupire è soprattutto la provenienza territoriale delle richieste


Reddito di cittadinanza, c'è una grossa sorpresa nelle domande alle Poste

La procedura per presentare la domanda per il reddito di cittadinanza è partita mercoledì 6 marzo 2019. In tre giorni, sono 114.286 le domande pervenute a Poste italiane. Di queste, 95.994 sono state presentate presso gli uffici postali e 18.292 online. Le prime cinque regioni per numero di richieste sono la Campania con 15.094, la Lombardia con 14.932, la Sicilia con 13.099, il Lazio con 11.015 e il Piemonte con 10.495.
Si tratta di dati comunicati dal ministero del Lavoro. Nel complesso, sono oltre 330mila le famiglie che si sono presentate agli sportelli delle Poste e dei Centri di assistenza fiscale (Caf) per fare domanda di reddito di cittadinanza. La "sorpresa" è soprattutto la provenienza territoriale delle richieste: è una regione meridionale, la Campania, a conquistare subito il primato delle domande (15.094), seguita però in maniera del tutto inattesa dalla ricca Lombardia (14.932 domande). Al terzo posto c'è la Sicilia con 13.099 domande, seguita al quarto dal Lazio (11.015) e al sesto posto dal Piemonte (10.495).

Reddito di cittadinanza, c'è una grossa sorpresa nelle domande alle Poste
In ogni caso, se l'afflusso appare consistente nelle prime 72 ore, è probabile che una parte significativa delle richieste presentate non passi il vaglio dell'Inps che dovrà verificare che ci siano tutti i requisiti previsti dalla legge. Gli operatori postali si limitano a raccogliere le domande (senza nessuna consulenza, informazione né verifica dei requisiti come più volte hanno spiegato i vertici dell'azienda) mentre i consulenti nei Caf informano gli utenti sulle regole per ottenere il Reddito e quindi di fatto consigliano di non fare la domanda a fronte di Isee non conforme a quanto previsto nella norma (l'Isee non deve superare i 9.360 euro).

Reddito di cittadinanza, c'è una grossa sorpresa nelle domande alle Poste

Le verifiche spetteranno all'Inps. Dopo la prima metà di aprile, l'Istituto di previdenza comincerà a mandare le prime risposte agli utenti (e alle Poste per la consegna della carta Rdc). Bisognerà comunque capire anche che succederà nel percorso di conversione del decreto visto che da una parte della maggioranza si chiede più attenzione ai disabili e alle famiglie numerose. A quel punto andranno rivisti i moduli per adeguarli alle nuove norme.

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