Schmidheiny a processo a Vercelli: deve rispondere di omicidio volontario per le vicende di 392 persone ammalate e morte, secondo lʼaccusa, per lʼamianto nello stabilimento di Casale Monferrato
"Dentro di me provo odio per gli italiani". E' la frase shock pronunciata dall'ultimo patron di Eternit, Stephan Schmidheiny, in un'intervista rilasciata a un quotidiano svizzero. Nel frattempo è ripresa in tribunale a Vercelli l'udienza del processo che vede il magnate elvetico chiamato a rispondere di omicidio volontario per le vicende di 392 persone ammalate e morte, secondo l'accusa, per l'amianto lavorato nello stabilimento di Casale Monferrato.
Il gup deve decidere sul rinvio a giudizio di Schmidheiny, che è finito ancora più nella bufera per delle dichiarazioni rilasciate qualche mese fa al quotidiano svizzero “Nzz am Sonntag”. “Quando oggi penso all’Italia provo solo compassione per tutte le persone buone e oneste che sono costrette a vivere in questo Stato fallito. Non ho intenzione di vedere una prigione italiana dall’interno - ha detto il magnate -. Alla fine il mio comportamento sarà giudicato correttamente e un giorno verrò assolto".
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