E' in un piccolo centro della provincia. In casa il fratellino più grande di 12 anni, ferito in modo lieve. L'uomo è un operaio originario del Bangladesh. E' stato recuperato e portato in ospedale insieme al figlio
Ha ucciso la figlia di 3 anni colpendola alla gola con un coltello. Poi ha tentato il suicidio gettandosi in un pozzo. E' accaduto in un piccolo centro della provincia di Arezzo. Sul posto i carabinieri insieme al 118. In casa dei vicini è stato trovato il fratellino più grande di 12 anni, a sua volta ferito ma in maniera lieve proprio perché era riuscito a fuggire e a ripararsi presso dei vicini. La madre non era in casa durante il raptus del marito, era andata a fare la spesa. L'uomo, un operaio originario del Bangladesh, è stato estratto vivo dal pozzo grazie all'intervento dei vigili del fuoco.
Tutto è avvenuto in un'abitazione al terzo piano di una palazzina in un quartiere residenziale. A dare l'allarme sarebbe stato un vicino di casa della stessa nazionalità dell'uomo. Il padre della bambina, 39 anni, si è poi buttato in un pozzo vicino all'abitazione e lì è stato tirato fuori dai vigili del fuoco. Si trova ora all'ospedale della Gruccia, in Valdarno, in codice giallo. Portato nello stesso ospedale, sempre in codice giallo, anche il figlio, fratello della bambina uccisa che presenta piccole ferite alla testa e non è in pericolo di vita.
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