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lunedì 13 aprile 2020

Lettera a Conte: “Prima l’alluvione, poi il virus e senza l’Imu di giugno i Comuni rischiano il crac”

Il sindaco di Ponzone: “Ci ritroveremo con le casse vuote e non sapremo più in che modo garantire alla popolazione i servizi”


PONZONE, Prima le alluvioni dello scorso autunno, con una pioggia di frane non ancora risolte del tutto, adesso l’epidemia di coronavirus. Di fronte a continue emergenze, non sono solo i conti delle famiglie ma pure quelli dei piccoli Comuni che rischiano di saltare.
Il grido d’allarme parte da Fabrizio Ivaldi, sindaco di Ponzone, mille abitanti sparsi su 7 mila ettari di Appennino alle spalle di Acqui, terra di villeggianti e seconde case. Ieri mattina, il primo cittadino ha spedito una lettera al premier Giuseppe Conte – in copia i capigruppo alla Camera di Pd, Graziano del Rio, di Lega e Leu, gli alessandrini Riccardo Molinari e Federico Fornaro, e l’Uncem, che già appoggia la battaglia – per spiegare che le casse dei centri minori rischiano il default.
«Abbiamo assistito a varie dilazioni sul pagamento di tasse e tributi, anche a livello locale io ho congelato la tariffa dei rifiuti, e in questo frangente è doveroso – dice Ivaldi, spiegando il senso della sua presa di posizione –. Ma se, come sta circolando, si dovesse arrivare a bloccare a giugno il versamento dell’Imu, non so come faremo

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