Pagine

mercoledì 22 aprile 2020

Chi non ha fatto il tampone non esiste

In Lombardia i malati di COVID-19 senza tampone sono decine, forse centinaia di migliaia: non risultano da nessuna parte e non hanno obbligo di quarantena, ed è un grosso problema


«Sono guarita veramente?». Mariarosa Soldati, 71 anni, di Crema (provincia di Cremona), è stata una delle migliaia di persone in città ad essersi ammalate a causa del coronavirus. Soldati ha ricevuto la diagnosi tramite TAC, e non tramite tampone: per questo per lo Stato italiano, e per la regione Lombardia, non si è mai ammalata di COVID-19. Ha da poco finito l’isolamento di 14 giorni ma non ha la certezza di essere guarita, perché nessuno le ha fatto i due tamponi di controllo, e nessuno probabilmente glieli farà.
In Lombardia, la regione italiana più colpita dal coronavirus, decine di migliaia di persone si sono ammalate di COVID-19, ma come Mariarosa Soldati non sono mai state sottoposte a un tampone. Secondo tutte le stime, sono molte di più di quelle che hanno avuto una diagnosi positiva attraverso un tampone: sono la parte non emersa dell’iceberg.
Molte non hanno fatto nemmeno una TAC e hanno ricevuto una diagnosi per telefono. Per la legge italiana non sono obbligate alla quarantena, perché manca una diagnosi accertata: almeno sulla carta, se non hanno la febbre alta possono fare tutto quello che è permesso a chi oggi è sano, per esempio andare a fare la spesa. Vivono con persone che non hanno alcun obbligo di stare in casa, e che vanno anche a lavorare, se impiegate in uno dei settori considerati essenziali (e non sono pochi). Fanno parte di in un’enorme zona grigia, di incertezza e preoccupazione.
Continua qui

Nessun commento:

Posta un commento