Le polemiche dopo la circolare interpretativa del Viminale a norme già in vigore hanno alzato un polverone che aumenta la confusione nei cittadini. Facciamo chiarezza tra norme nazionali e locali
di ALESSANDRA ZINITIIn tutto il resto del Paese continuano ad essere vigenti le norme sulle limitazioni agli spostamenti a cui ieri, con una nuova circolare che ha provocato polemiche e grande confusione, il capo di gabinetto del ministero dell'Interno Matteo Piantedosi ha dato un'interpretazione destinata ai prefetti per trasmetterla alle forze dell'ordine in modo da rendere omogenea in tutta Italia la valutazione dei comportamenti da sanzionare. Anche in Lombardia e Veneto, regioni dove sono ancora in vigore ( anche qui fino al 3 aprile) ordinanze locali più restrittive viene solo indicata con rigore quella che si intende come distanza nei pressi dell'abitazione, e cioè 200 metri. Entro quel raggio è consentito fare attività motoria, da soli, portare fuori il cane, fare una camminata. Per tutti, adulti, bambini, anziani. Così come per tutti sono sempre state valide le limitazioni agli spostamenti che restano consentiti solo in caso di lavoro, salute, urgenza, necessità o attività motorie all'aperto, individualmente e nei pressi della propria abitazione.Continua qui
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